La casa oltre le mura
Parliamo di un libro.
Alcuni racconti ti rimangono legati ed indelebili tanto che, anche con il passare del tempo, riesci ancora a ricordare ed ad immaginare i personaggi e luoghi descritti: questo mi è successo con il libro “La casa oltre le mura” di Erica Bonansea, di LAReditore.
L’opera descrive gli avvenimenti che girano intorno a Villa Massaglia a partire dal 1741, ai piedi della collina di Pinerolo, molto simile e coeva a Villa Merlo, e con la quale ha sicuramente in comune affini vicende familiari legate ai periodi del passato trascorsi.
Non è però semplicemente un romanzo storico, ma soprattutto, come scritto nella prefazione, “un tributo personale dell’autrice all’antica dimora di famiglia e alle persone che lungo la Vigna dla Pra, vissero, amarono, pregarono e lavorarono”. Un’accurata descrizione dei luoghi e un’appassionante narrazione, contribuiscono a far entrare il lettore in una società rurale caratterizzata dalla durezza della vita e dalla rigidità del sistema.
L’uso di diverse forme di narrazione rende il racconto più coinvolgente: in prima e terza persona, dialoghi, (anche in dialetto ed in lingua straniera), epistole.
I personaggi principali sono Clotilde e Sebastian, che si muovono tra i luoghi di Pinerolo, Oneglia e Fenestrelle e lottano fino in fondo per il loro amore.
Ma i veri protagonisti della storia sono i personaggi femminili (a partire dalla stessa Clotilde, la zia Maddalena): con la loro forza di carattere riescono ad affrontare e a superare le gravi difficoltà della vita, in un periodo storico caratterizzato da stereotiopi fortemente maschilisti, dando al romanzo una positiva ed attuale energia.